LEO CARUCCI

 

Nasco il 23 Settembre 1972 a Erba in provincia di Como.

Mi avvicino alla musica per puro istinto e all' eta' di sei anni,  inizio ad assaporarne l' emozione.

Passavo ore ed ore ad ascoltare e osservare mio zio Gianfranco Balestrini musicista di professione, a suonare il pianoforte.

 In casa mia c'era sempre aria di musica. Dalle note jazz di mio zio alle note blues dei dischi di Angela, mia madre.

Mia madre e mio padre, Giovanni,  non hanno mai suonato nessuno strumento musicale ma hanno sempre avuto

una grande passione per la musica.

 Grazia, mia sorella, studiava pianoforte e riempiva il salotto di  note romantiche.

Mio nonno Carlo era organista nelle chiese di Milano e mia nonna Bambina sua moglie, suonava il piano

splendidamente ad orecchio. Mio nonno Leonardo  suonava il violino e suo figlio Franco mio zio, la Batteria.

 

 

Io alle elementari, suonavo a orecchio gli strumenti della scuola e a casa il pianoforte.

Poi, giocavo con una chitarrra,  facendo finta di suonare.

In casa mia ce ne erano due.

All'eta' di dodici anni iniziai a prender lezioni di pianoforte da mio zio Gianfranco. Il mio cuore  pero' batteva forte per un'altro strumento musicale, la

Chitarra.

 Mio zio da buon maestro capě  la mia personalita' cosi' decise di farmi provare una sua vecchia chitarra classica.

Mi insegno' i primi accordi e da quel momento  in  poi

  non  lasciai  mai  piu'  la  sei  corde.  La chitarra entro' completamente a far parte della mia vita, all' eta' di quindici anni.

 

La mia famiglia e' stata determinante per la mia formazione musicale e la ringrazio per avermi sempre dato la possibilita'

di poter suonare.

  La ringrazio per non avermi mai messo in condizione di suonare di nascosto, per evitare di sentirmi dire "piantala li di perdere tempo",

sapendo e sostenendo invece, che la musica  e' una tra le arti piu'  meravigliose, capace di crescere ed educare le persone.

Insieme alla mia famiglia ringrazio anche la mia compagna Sara che con il suo dolce carattere

e la sua grande intelligenza, non mi ha mai impedito di portare avanti il mio viaggio musicale in tutto e per tutto.

Un grazie spetta alla chitarra, per avermi dato l'occasione, di entrare a far parte di una delle piu' grandi emozioni viventi,

la Musica

Colei che avvicina da sempre lo spirito

alle porte  dei  mondi piu' meravigliosi  e che conduce l'anima nelle vicinanze piu' estreme delle porte di Dio.